GRANDIR AUTREMENT n°21 Gennaio/Febbraio 2010

esemplare di Philippe PASSEMAR – philippe.passemar@laposte.net

 

Michel Montaud:

“La nostra bocca è testimone di quello che siamo”

TUTTO SI LEGGE NELLA BOCCA PERCHÉ OGNI COSA (MANGIARE, RESPIRARE, ESSERE IN MOVIMENTO, PARLARE, PENSARE…) SI COLLEGA.

Crescere diversamente: Cos’è la dentosofia e come è giunto a questa pratica?

Michel Montaud: È il risultato di venticinque anni di ricerche costanti sull’essere umano, che ci hanno condotto, i miei colleghi ed io, ad una concezione dell’essere umano nella sua globalità.  Ero un dentista che esercitava il suo mestiere in modo classico. Ho scoperto questo apparecchio di gomma, l’attivatore,

Michel Montaud è l’autore del libro “Denti & Salute”¹ e il cofondatore della Dentosofia.

e l’ho dato a mio figlio. Quale non è stata la mia sorpresa quando ho visto sparire i suoi incubi continui e

e di vederlo progredire in diversi ambiti, e non solo quello della sua bocca. Ho in seguito testato l’apparecchio su di me: non solo i miei denti si muovevano nella bocca, ma alcune patologie di cui soffrivo sparivano. Le scienze e le terapia di oggi hanno la tendenza a scomporre l’essere umano in parti diverse, mentre è essenziale considerarlo nella sua globalità. Cosa pratica della bocca è che basta aprirla per poter decodificare l’essere umano. La dentosofia si colloca quindi in una tradizione antroposofica, eredità meravigliosa che ci ha lasciato Rudolf Steiner. La dentosofia si definisce quindi come una terapia funzionale che, su base umanistica, collega l’equilibrio dente-uomo-mondo. Questa tripartizione si osserva d’altronde nella bocca ed è l’uomo così come è oggi che si ritrova nella dentatura.

LA DENTOSOFIA PERMETTE, PASSANDO DALLA BOCCA, DI DAR LA POSSIBILITÀ ALL’ESSERE UMANO DI ACCEDERE AL PIÙ PROFONDO DI SÉ. PERMETTE DI VEDERE QUEL CHE ERA INVISIBILE E SENTIRE QUEL CHE ERA INUDIBILE. CI PORTA SULLA VIA DELLA VERA COMPRENSIONE DELL’UOMO DANDOCI LA POSSIBILITÀ DI LIBERARCI DELLE NOSTRE ANTICHE CREDENZE. CI FA ACCEDERE AD UN’ACCETTAZIONE PIÙ AMPIA DELLA VITA, AD UNA TOLLERANZA MAGGIORE DI CIÒ CHE NON COMPRENDIAMO E, SPESSO, RESPINGIAMO. È UNA PORTA D’ACCESSO VERSO IL “MAI VISTO, MAI SENTITO”. DÀ L’ACCESSO POSSIBILE ALL’ANTROPOSOFIA, CHE È LA PRESA DI COSCIENZA DI QUELLO CHE L’ESSERE UMANO È REALMENTE. È UNA STRADA CHE APRE ALL’ANIMA DELLA COSCIENZA.

Può dirci di più su questo nesso tra il dente, l’uomo e il mondo?

È interessante notare che il dente è la sola parte del nostro corpo fisico dove si trova il minerale allo stato puro, nello smalto. Eppure il regno minerale è il più antico sulla Terra. Attraverso il dente abbiamo quindi accesso ad una memoria ancestrale dell’umanità. Bisogna inoltre osservare che lo smalto si usura con l’età, come se non riuscissimo ad integrare questa memoria…

interessandomi alle dentature, non mi sono mai accorto che si vedono succedere cose sorprendenti, che ho potuto mettere in relazione con l’iper-intellettualizzazione precoce nei bambini. I denti spuntano sempre più presto e in un ordine di arrivo spesso inverso, che testimonia un malessere profondo. Tutta l’evoluzione dell’uomo viene rimessa in discussione. Steiner ha detto all’inizio del secolo scorso che non bisogna intellettualizzare un bambino prima che i suoi primi denti definitivi siano spuntati – incisivi e primi molari – perché questo dirotta le forze fisiche di cui ha bisogno per costruire il suo corpo fisico. Fino all’età di 7 anni e la comparsa della seconda dentatura ha bisogno di tutte le sue energie per questo.

Se si introduce l’astrazione e si mobilita il suo intelletto prima di questa età, rischia allora di avere organi difettosi. Oggi il pensiero di Steiner è stato confermato. È importante da spiegare ai genitori e agli insegnanti, che eppure pensano agire per il bene dei bambini.

Nel nostro occidente iper-intellettualizzato si possono vedere sempre più segni di sofferenza nelle prime dentature, ovvero nei denti da latte, come le sovra-occlusioni – il ricoprimento eccessivo dei denti superiori su quelli inferiori – che in particolare è un segno di difficoltà affettiva molto grave. I denti sono un vero cantiere dell’umanità.

A partire da quale età si può venire a consultarla?

Il prima possibile! Il mio paziente più giovane aveva 2 anni e 3 mesi. Il Sé del terapeuta non tocca il corpo astrale del bambino, non tocca affatto il suo intelletto. Se il terapeuta vive quel che dice, succede come “un’iniezione endovenosa”. Ho avuto ad esempio il caso di un bambino la cui dentatura ha iniziato a muoversi dopo il primo consulto, senza nemmeno l’azione dell’attivatore. È d’altronde per questo che insisto nel dire che l’attivatore non è che uno strumento della dentosofia. L’essere umano lavora attraverso l’attivatore, ovvio, ma il primo consulto è ancora più essenziale perché permette di leggere nella bocca tutto ciò che non viene detto e di dare al paziente l’occasione di auto-curarsi.

Come può muoversi la dentatura?

È difficile da spiegare, poiché non è un’azione meccanica, come con le piastrine degli apparecchi fissi. Il problema con quelle è che tutto ha la tendenza a spostarsi nuovamente: ci sono dal 60 al 90% di recidiva². Vuol quindi dire che la causa del problema non è stata risolta. La bocca è la conseguenza di quello che siamo. Ho recentemente avuto una stagista di 15 anni che ha scritto questo nel suo rapporto sullo stage: «Ho potuto assistere ad un consulto poco ordinario da un dentista. Questa esperienza mi è piaciuta molto. Infatti questo dentista non pratica più la medicina “classica”. Medico da più di trent’anni parte dal principio che la nostra bocca è la conseguenza di quel che siamo, di quel che proviamo, viviamo o abbiamo vissuto. Tutto si legge all’interno della bocca. Grazie ad un trattamento non aggressivo (senza apparecchio ortodontico), rimette a posto i denti, la mascella, ma anche il modo di vivere dei suoi pazienti. Ho potuto assistere al primo consulto di una madre e di suo figlio, il più importante e interessante, al fine di stabilire un contatto con i pazienti. Sono stata incredibilmente sorpresa dalla facilità che ha avuto quest’uomo nel dialogare con loro, e soprattutto dal modo in cui ha letto dentro di loro. In una mezz’ora ha tirato fuori il carattere, i sentimenti, il passato di queste persone. Loro non si conoscono assolutamente». In realtà i denti si muovono perché all’interno l’essere umano comincia a muoversi. Ha preso la decisione di cambiare vita. Tutti i giorni sceglie di fermarsi per masticare un oggetto che sembra non servire a nulla e che, in più, costa dei soldi. Questo cambiamento di stato d’animo si legge anche nella bocca. Il movimento dei denti non è che la conseguenza di uno stato d’essere psico-affettivo.

DICHIARAZIONI RACCOLTE DA CARINE PHUNG

 

¹Ed. Terra Nuova (2009). È un’opera facile da leggere e ricca di insegnamenti. 

² – Nota della redazione: inoltre l’ortodonzia, considerata come è attualmente, privilegia trattamenti tardivi e più invasivi. Ad esempio, se un bambino ha una mascella troppo piccola, dovrà attendere che tutti i suoi denti (o quasi) siano spuntati per poter mettere delle piastrine su tutti, e forse anche strappare dei denti sani, con il rischio che tutto si sposti nuovamente in seguito.

Per chiedere la lista dei professionisti: www.dentosophie.com

I denti, tempio della memoria?

Uno studio svedese ha dimostrato che strappando un dente, viene portata via anche una parte della nostra memoria… Per questo studio, che è parte di un più ampio studio sulla memoria, i ricercatori hanno seguito 1’962 persone dai 35 ai 90 anni a partire dal 1988, comparando la memoria di quelli che avevano conservato i loro denti e di quelli che avevano messo delle dentiere. Studi recenti giapponesi sui ratti e sulle scimmie avevano già mostrato il nesso tra denti e memoria, ma, secondo M. Bergdahl, lo studio svedese è il primo su larga scala sugli umani. La ricerca deve ancora determinare quale impatto può avere sulla memoria l’estrazione di un semplice dente: «Studieremo fino a quanti denti può perdere una persona prima che questo inizi a provocare effetti sulla sua memoria. Indagheremo anche sull’impatto delle carie dentali e degli impianti» ha dichiarato M. Bergdahl. Quando si pensa che i dentisti estraggono spesso denti sani a giovani adolescenti, nel quadro dell’ortodonzia…

Fonte: http://www.afp.com/afpcom/fr

 

Print Friendly, PDF & Email